La Legge di Stabilita' e le persone con disabilita'

7 gennaio 2016 @ 12:57 – Diritti

Particolare di uomo in carrozzina che stringe la ruota della stessaI nuovi Fondi – I Fondi “sociali” – Vita indipendente – Altri stanziamenti – Scuola e inclusione scolastica – Povertà ed esclusione sociale – La Carta della Famiglia– Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – Il trasporto pubblico – La salvaguardia per gli “esodati” – La sanità – Aggiornamento dei LEAMalattie Rare: sono questi i capitoli in cui è ripartita l’ampia e approfondita analisi curata dal Servizio HandyLex.org, sulle novità introdotte dalla Legge di Stabilità per il 2016 (Legge 208/15), che avranno un impatto diretto sulle persone con disabilità e le loro famiglie.
Nel raccomandarne caldamente ai Lettori la consultazione, ci limitiamo qui a segnalarne un paio di punti, a partire da quanto vi si scrive in riferimento alla Vita Indipendente, ovvero che rispetto a quest’ultima, la Legge di Stabilità non prevede, al comma 406 dell’unico articolo, «un vero e proprio fondo», ma «uno stanziamento limitato al 2016». «Senza fornire ulteriori dettagli sulle modalità di attribuzione e di riparto – si scrive poi in HandyLex.org – il Legislatore stanzia 5 milioni “al fine di potenziare i progetti riguardanti misure atte a rendere effettivamente indipendente la vita delle persone con disabilità grave come previsto dalle disposizioni di cui alla Legge 21 maggio 1998, n. 162”. È da supporre, quindi, un inevitabile successivo intervento normativo, rammentando tuttavia che la citata Legge 162/98, relativamente alla “vita indipendente”, si riferisce esplicitamente alla “[…] realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia”. Giova quindi ricordare che negli ultimi due anni una quota parte del Fondo per le Non Autosufficienze (20 milioni totali in due anni) è stata destinata al finanziamento di progetti sperimentali che avrebbero dovuto essere orientati dalle Regioni proprio in direzione della vita indipendente (come intesa dalla citata Legge 162). Nell’immediato futuro sarà quindi da comprendere se tale nuovo stanziamento confluirà nel medesimo “capitolo” e quali siano i criteri e le modalità di riparto, questione forse ancora più rilevante della stessa limitata consistenza finanziaria del nuovo stanziamento».
Rispetto poi ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), «siamo forse ad una svolta – secondo HandyLex.org – per quanto riguarda la revisione di essi (commi 553 e seguenti della Legge 208/15). Viene, infatti, stabilito che entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Stabilità si deve provvedere all’aggiornamento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recanteDefinizione dei livelli essenziali di assistenza. L’iter è chiaro: la definizione e l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza sono effettuati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni. Per l’applicazione dei nuovi LEA sono riservati, per il 2016, 800 milioni a valere sulla quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale (cioè si prendono dal Fondo Sanitario Nazionale). Inoltre, presso il Ministero della Salute viene istituita una “Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel SSN [Servizio Sanitario Nazionale, N.d.R.]” cui viene anche affidato il compito di valutare che l’applicazione dei LEA sia omogenea in tutte le Regioni per qualità e prestazioni». (S.B.)

Ricordiamo ancora ai Lettori il link all’ampio approfondimento dedicato dal Servizio HandyLex.org alla Legge di Stabilità per il 2016 e alle sue conseguenze per le persone con disabilità e le loro famiglie.

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