Alunni con disabilita' e sostegno. Un altro caso a Morbegno

17/10/2011
Alunni con disabilità e sostegno. Un altro caso a Morbegno
Malessere in tutta la provincia di Sondrio per l’incresciosa situazione scolastica creatasi. Gravi problematicità stanno mettendo a rischio il diritto allo studio per le persone con disabilità.
Insostenibile la situazione denunciata dalla FAD di Sondrio (Federazione di Associazioni per Disabili della Provincia di Sondrio associata a LEDHA) e dai genitori del liceo artistico di Morbegno all’Ufficio Scolastico Provinciale.
L’ultimo caso, purtroppo non il solo in Italia, riguarda Giulia, bambina con disabilità sin dalla nascita, alla quale è stato negato il diritto ad avere un assistente scolastico a tempo pieno, negandole di conseguenza la possibilità di andare a scuola e di costruire una concreta speranza di futuro.
“Il caso di Giulia è emblematico di tutti gli altri casi – commenta Vanni Seletti, Presidente FAD – sino alle medie inferiori la copertura, che era piena, è stata ridotta a 6 ore. E per questo non vi sono giustificazioni, visto che la richiesta dei rispettivi gruppi di lavoro era la conferma dei bisogni rilevati e riconosciuti negli anni passati. Eppure sia a livello nazionale sia a livello regionale, si continua a ripetere che gli insegnanti di sostegno sono aumentati dappertutto dove ci sia la necessità”.
Si legge infatti nella lettera aperta inviata al dott. Colosio, Direttore dell’Ufficio Scolastico della Regione Lombardia, “Nella nostra Provincia sono circa 25 le posizioni scoperte e riguardano 15 istituti: per essere una piccola provincia, data anche la sua conformazione geografica, ci pare un dato alquanto preoccupante. Abbiamo già denunciato questa situazione per mettere tutti a conoscenza di un venire meno a un diritto sancito dalla nostra Costituzione, il diritto allo studio. La carenza degli insegnanti di sostegno non solo mette in forse questo diritto ma crea disagio e sofferenza nei nostri ragazzi e nelle nostre famiglie e noi non possiamo tollerarlo. Per questo faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità perché questa situazione venga al più presto superata”.
Le risposte fino ad ora pervenute non sono soddisfacenti: nessuna ulteriore organico di sostegno è stato assegnato in provincia di Sondrio nonostante i casi scoperti siano rilevanti per una piccola realtà come quella della provincia di Sondrio.
“Ovviamente non ci fermeremo davanti a questa risposta e in questo momento stiamo raccogliendo le firme di tutti i genitori e docenti per andare personalmente a consegnare tutta la documentazione in nostro possesso al Direttore Generale scolastico della Regione dott. Colosio – spiega Vanni Seletti – Ovviamente nella delegazione sarà presente la F.A.D., nella mia persona in qualità di presidente, oltre ai genitori e a Giulia, che vorrebbe chiedere direttamente perché la mettono in condizione di non poter frequentare la scuola dell’obbligo.
Ci stiamo predisponendo per dare seguito a questo evento, in caso di risposte negative o non soddisfacenti, con una denuncia su tutti i mezzi di informazione compreso la televisione che abbiamo già allertato, ovviamente non viene esclusa l’azione legale nel qual caso ci rivolgeremo a LEDHA”.
Casi come questo sono purtroppo tantissimi in tutta Italia. Situazioni che mettono seriamente a rischio il diritto all’integrazione scolastica. In LEDHA ogni giorno pervengono tantissime segnalazioni rispetto a riduzioni drastiche di ore di sostegno, classi sovraffollate, più allievi con disabilità anche grave nella stessa classe, mancata continuità didattica di insegnanti curricolari e di sostegno, cronica carenza di insegnanti specializzati, carenza di specializzazione .
LEDHA e le associazioni ed i coordinamenti ad essa associati continuano l’impegno per combattere l’incresciosa situazione del sistema scolastico e si augurano che la situazione migliori nel più breve tempo possibile.
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