20 febbraio 2013 @ 12:10
«I tagli alle spese non possono tagliare i diritti»: lo afferma con determinazione Antonio Spinelli, presidente dellaFIWH (Federazione Italiana Wheelchair Hockey), denunciando un problema logistico che rischia di paralizzare il mondo dell’hockey in carrozzina elettrica. Le trasferte per le partite del Campionato Nazionale di questa disciplina, infatti, comportano lo spostamento dei giocatori della squadra ospite e, per molti, anche dei rispettivi assistenti personali. Ogni atleta porta inoltre con sé la carrozzina che utilizza nella vita quotidiana e quella elettrica adattata alle esigenze sportive. Questi spostamenti, però, talora si bloccano, a causa di intoppi legati alla mancata disponibilità delle compagnie aeree o navali.
«Nell’ambito del diritto alla mobilità, allo sport e alla vita sociale – si legge nella nota della FIWH – chiediamo unconfronto con le Istituzioni, per risolvere insieme una difficoltà che la crisi economica e i conseguenti tagli aggravano».
Il più eclatante è certamente il caso riguardante la Sicilia, dalla quale occorre muoversi via mare o via cielo, ma non tutti gli aeromobili e i natanti sono attrezzati per accogliere un numero elevato di persone in carrozzina. «Per quanto riguarda gli aerei – sottolinea Spinelli – da una parte c’è l’Alitalia, che ha in dotazione aeromobili in grado di ospitare un numero consistente di carrozzine, ma che ha tagliato parecchi collegamenti con l’Isola. Dall’altra, le compagnie low cost sono in grado di tenere a bordo solo tre o quattro persone con disabilità per volta». Né la situazione migliora via acqua. «Le Grandi Navi Veloci – prosegue infatti il Presidente della FIWH – hanno subìtosignificativi tagli sulle rotte e alcuni traghetti non sono accessibili. La soluzione a volte è optare per una tratta più lunga oppure attendere per qualche giorno la giusta coincidenza, con un conseguente aumento di costi non facilmente affrontabile dalle squadre».
«I politici di qualsiasi schieramento – conclude Spinelli – hanno oggi un’importante occasione di dimostrare concretamente quanto valgano le loro promesse. Non sia solo campagna elettorale, ma interesse vero e concreto ai problemi che riguardano i Cittadini con disabilità, elettori come tutti gli altri, ma che spesso vengono considerati “cittadini di Serie “B. Vogliamo continuare a pensarla cosi?». (B.P.)
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